Mastoplastica sottoghiandolare
L’intervento di mastoplastica additiva sottoghiandolare prevede l’inserimento di protesi mammarie al di sotto della ghiandola mammaria e quindi sopra al muscolo gran pettorale.
Con questo tipo d’intervento possono essere utilizzate sia protesi mammarie rotonde che protesi mammarie anatomiche.
Quale accesso si utilizza per l’intervento di mastoplastica additiva retroghiandolare?
Le protesi mammarie possono essere inserite attraverso 4 accessi:
-emiperiareolare che prevede un’incisone al livello del complesso areola capezzolo; tale accesso chirurgico è riservato a casi selezionati in cui il diametro dell’areola sia almeno di 3-4 cm. Gli inconvenienti principali sono rappresentati dalla possibile alterazione dell’areola dovuta a retrazione cicatriziale e da una maggior probabilità di contrattura capsulare rispetto agli altri accesi chirurgici, da imputare al fatto che la protesi mammaria, durante il suo inserimento, entra in contatto con il tessuto ghiandolare della mammella, in particolare con i dotti galattofori che non sono sterili.
-ascellare che prevede un’incisione di 3-4 cm a livello del pilastro ascellare anteriore; questo accesso chirurgico, nonostante vanti un miglior posizionamento della cicatrice in termini estetici, essendo più nascosta, è gravato da una maggior probabilità di mal posizionamento delle protesi mammarie.
-ombelicale che prevede l’inserimento della protesi mammaria attraverso una piccola cicatrice a livello dell’ombelico. Questo accesso è poco utilizzato in Europa ma trova ampia applicazione negli Stati Uniti, dove vengono utilizzate molto le protesi mammarie riempite con soluzione fisiologica e che vengono quindi gonfiate una volta che sono posizionate in modo corretto.
-solco sottomammario che prevede un’incisione di circa 4-5 cm, appunto, nel solco sottomammario. Questa incisione è da preferirsi rispetto alle altre poiché rimane ben nascosta anche nell’intimità della paziente e consente al chirurgo una buona visibilità del campo operatorio, permettendo un posizionamento protesico preciso e una buona emostasi, evitando, nella gran parte dei casi, l’utilizzo di drenaggi.
La mastoplastica sottoghiandolare è indicata per pazienti giovani che non siano particolarmente magre e con un buon spessore del tessuto sottocutaneo.
I vantaggi della mastoplastica con posizionamento della protesi sotto la ghiandola mammaria sono un minor tempo operatorio e l’assenza di movimento delle protesi (“animation”) che si ha con la tecnica sottomuscolare.
Il costo della mastoplastica additiva sottoghiandolare è di 5000/5.500 euro (omnicomprensivo)
La mastoplastica additiva sottoghiandolare in pillole:
- anestesia generale
- regime di day hospital
- no drenaggi
- durata 50 min-1h
- punti di sutura riassorbibili
- ritorno alle normali attività della vita quotidiana fin sa subito
- ripresa di attività fisica amatoriale dopo 10-15 giorni
- fascia contenzione per protesi mammarie in omaggio
- garanzia delle protesi mammarie a vita
- priva di dolore
- a scelta una notte di pernottamento in clinica
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